Tutto su Locarno Film Festival 2016 al via dal 3 agosto

Dal 3 al 13 agosto Locarno, uno dei principali centri del Lago Maggiore, ospiterà la 69^ edizione del Locarno Film Festival, che riunisce nella bellissima Piazza Grande, alcuni dei più noti nomi del cinema internazionale e italiano, per due settimane davvero da ricordare.

Locarno con Ascona, per dieci giorni diventa così la capitale del cinema mondiale, accogliendo non solo registi e attori di fama planetaria, ma una vera e propria folla di professionisti e appassionati della settima arte, che caleranno sulle rive più a Nord del Verbano, da ogni parte del mondo.

Una programmazione come sempre di qualità, ricca, eclettica, sorprendente, dove talenti emergenti dai punti più disparati del pianeta, camminano fianco a fianco con ospiti di prestigio.

Ma è il pubblico la vera anima del Festival, come mostrano le storiche proiezioni nella medievale Piazza Grande che ogni sera accoglie nel suo magico scenario, una platea di 8.000 spettatori.

Un festival che, come da tradizione, sarà tutto da vivere non solo per i film in concorso, ma per tutti gli eventi collaterali che riempiranno strade, piazze e il lungolago dove si tirerà notte fonda.

Su tutte “La Rotonda del Festival”, vero e proprio villaggio tra cinema-musica-divertimento che aprirà il 31 luglio e rimarrà aperto sino al 14 agosto, con i suoi bar a tema, musica live di ogni genere, DJ-sets, food district, open market e virtual reality.

L’edizione 2016 del Festival verrà aperta da una proiezione straordinaria domenica 31 luglio alle 21, con un omaggio a Carlo Pedersoli, noto a tutti come Bud Spencer, recentemente scomparso con la proiezione del film Lo chiamavano Trinità, il più noto di una filmografia famosa quanto sterminata.

Ma Locarno ricorderà anche altri due personaggi, che ci hanno lasciato recentemente. Michael Cimino che l’anno scorso venne premiato alla carriera e Abbas Kiarostami, cui fu dedicata una retrospettiva nel 1995. Due registi, provenienti da mondi culturalmente opposti, ma che a loro modo hanno fatto la storia del cinema.

La rassegna cinematografica internazionale inizierà ufficialmente mercoledì 3 agosto con The girl with all the gifts di Colm Mc Carthy con Glenn Close e Gemma Arterton “Un film di zombie” dice il direttore artistico Carlo Chatrian “per esorcizzare il diverso. Ciò che tendiamo ad allontanare. Combattere. O addirittura uccidere”.

Tra le 17 opere in concorso, ci sarà anche una dall’Italia, con Mister Universo di Tizza Covi e Rainer Frimmel, una coproduzione italo austriaca sul mondo del circo che è in via di sparizione, tra i tendoni di quel piccolo mondo minimale di uno spettacolo che affascinò Chaplin e Fellini, oltre a due icone hollywoodiane come Cary Grant e Burt Lancaster, ma oggi sempre più dimenticato da molti. .

Tra le novità ci sarà una struttura davvero cosmopolita della kermesse che vedrà in gara tante nazionalità, tutte diverse fra loro, come due film giapponesi, due bulgari, due tedeschi, un egiziano, uno svizzero, un americano mentre la Francia prenderà parte con un suo film e uno coprodotto con il Portogallo che presenterà anche un proprio titolo, mentre tra le coproduzioni ci sono i nomi del Qatar, l’Argentina, la Danimarca e l’Olanda.

Uno dei film più interessanti è Godless, opera d’esordio della regista bulgara Ralitza Petrova, sui valori diversi della società, simboleggiati da un operaio che dopo aver trovato una valigia piena di soldi, la consegna a una spregiudicata manager dell’azienda ferroviaria per cui lavora, oltre a un film egiziano che ha un garbo e simpatia unici, per la direzione artistica.

Tra gli ospiti, il pluripremiato Ken Loach; per lui, due volte Palma d’oro a Cannes, il Leone d’oro alla carriera a Venezia nel 1994, e il Pardo d’onore di Locarno nel 2003. Storico regista inglese che proprio nei giorni scorsi ha tagliato il traguardo degli ottant’anni. Figlio di operai, ha dedicato tutta la sua opera cinematografica alla descrizione delle condizioni di vita dei ceti meno abbienti della Gran Bretagna, scatenando spesso polemiche.

Loach presenterà la sua ultima fatica “I, Daniel Blake”.

Valeria Bruni-Tedeschi, ormai naturalizzata francese e sorella della modella Carla Bruni, proporrà il suo primo documentario, “Une jeune fille de 90 ans”. Un toccante ritratto sulla vita negli ospedali geriatrici, in cui un famoso coreografo inserisce un laboratorio di danza con i pazienti malati di Alzheimer. Attraverso la danza, la vita torna a galla a sprazzi e compaiono alcuni ricordi tra amarezza e rammarico, ma anche esplosioni di gioia.

Ci sarà un riconoscimento per Jane Birkin, attrice ed ex compagna di Serge Gainsbourg, con lui nel 1969 incise il celeberrimo pezzo “Je t’aime, moi non plus”, nonché musa ispiratrice dell’iconica borsa.

L’omaggio che il Festival le dedica, nasce dalla presenza dell’attrice nel ruolo di Elise Lafontaine nel cortometraggio “La femme et le TGV” del regista svizzero Timo von Gunten, in concorso nella sezione Pardi di domani. A completare l’omaggio verranno proiettati “Boxes” di Jane Birkin e “La fille prodigue” di Jacques Doillon.

Il cileno Alejandro Jodorowski, che ha appena terminato il suo Poesia sin fin e Bill Pullman, mitico interprete di Balle spaziali e Indipendence day, aprirà la manifestazione.

Saranno presenti fra gli altri: Mario Adorf, cui verrà consegnato il Pardo d’oro alla carriera. Quindi Dario Argento, Clotilde Courau, Gemma Arterton, Isabelle Huppert, Nathalie Baye, Barbara Sukowa, Giulia Lazzarini, Nicola Piovani…

Il Concorso internazionale vede in gara 17 lungometraggi, tutti in prima mondiale, in competizione tra loro per aggiudicarsi l’ambito “Pardo d’oro”. Il Concorso Cineasti del presente, dedicato alla scoperta, comprende 15 fra opere prime e seconde, di cui 13 in prima mondiale. La retrospettiva di quest’anno è dedicata al cinema della giovane Repubblica Federale Tedesca dal 1949 al 1963.

Il 2 agosto ci sarà una serata speciale, libera a tutti, in occasione delle celebrazioni legate all’apertura della galleria di base del San Gottardo. Il Festival del film Locarno, celebra il grande evento con la proiezione in anteprima mondiale di “Gotthard” del regista svizzero Urs Egger. La più grande produzione nella storia della SRG SSR (direzione a cura della SRF) nasce in collaborazione con Zodiac Pictures (Svizzera) e in coproduzione con le emittenti ZDF e ORF, in cui si celebra la costruzione avvenuta alla fine dell‘800 della prima galleria ferroviaria attraverso il massiccio del San Gottardo.

Per la chiusura, prevista per sabato 13, ci saranno la premiazione dei vincitori e l’ultima proiezione in piazza Grande, con “Mohenjo Daro” di Ashutosh Gowariker, che arriva da Bollywood, tra tinte leggere, musica, colori sgargianti e un saluto all’edizione 2017.

Il programma

Piazza Grande

“The Girl With All the Gifts,” Colm McCarthy Inghilterra – Stati Uniti.
“Moka,” Fredric Mermoud, Francia – Svizzera.
“Cessez-Le Feu,” Emmanuel Courcol, Francia.
“Dans La Foret,” Gilles Marchand, Francia – Svizzera.
“Paula,” by Christian Schwochow, Germania – Francia
“Am Tag, Als Der Regen Kam,” Gerd Oswald, (1959) Germania Ovest.
“Le Ciel Attendra,” Marie-Castille Mantion-Schaar, Francia-
“Combo De Sal E Acuar,” Licinio Azevedo, Portugal, Mozambique, Francia – Sudafrica – Brasile.
“I, Daniel Blake,” Ken Loach, Inghilterra – Francia – Belgio.
“Interchange,” Dain Iskandar Said, Malaysia – Indonesia.
“Jason Bourne,” Paul Greengrass, Stati Uniti.
“Mohenjo Daro,” Ashutosh Gowariker, India.
“Poesia Sin Fin,” Alejandro Jodorowsky, Francia – Cile.
“The Tunnel,” Kim Seong-hun, Corea del Sud.
“Vincent,” Christophe Van Rompaey, Francia – Belgio.
“For Der Morgenrote – Stefan Zweig in America,” Maria Schrader, Germania – Francia – Austria.
“Heliopolis,” Sergio Machado, Brasile.

Competizione internazionale

“Brooks, Meadows and Lovely Faces,” Yousry Nasrallah, Egitto.
“Bangkok Nites,” Katsuya Tomita, Giappone – Francia – Thailandia – Laos.
“Correspondences,” Rita Azevedo Gomes, Portogallo.
“By The Time it Gets Dark,” Anocha Suwichakornpong, Thailandia – Olanda – Francia – Qatar.
“Der Traumhafte Weg,” Angela Schanelec, Germania.
“Godless,” Ralitza Petrova, Bulgaria – Danimarca – Francia.
“Hermia & Helena,” Matias Pineiro, Stati Uniti – Argentina
“Scarred Hearts,” Radu Jude, Romania – Germania.
“Jeunesse,” Julien Samani, Francia – Portogallo.
“Wet Woman in the Wind” Akihito Shiota, Giappone.
“La Idea De Un Lago,” Milagros Mumenthaler, Svizzera – Argentina – Qatar.
“La Prunelle De Mes Yeux,” Axelle Ropert, Francia.
“Marija,” Micheal Koch, Germania – Svizzera.
“Mister Universo,” Tizza Covi, Ranier Frimmel, Austria – Italia.
“O Ornitologo,” Joao Pedro Rodrigues, Portogallo – Francia – Brasile.
“The Last Family,” Jan Matuszynski, Polonia.
“Glory,” Kristina Grozeva, Petar Valchanov, Bulgaria – Grecia.

Ogni sera alle 21.30 Proiezione Piazza Grande e Auditorium FEVI.

In caso di pioggia: Trasporto gratuito con l’Autopostale – PardoBus 1 – dalla Piazza Grande (Ufficio Postale di Locarno) all’Auditorium FEVI.

Piazza Grande: I posti a sedere non sono garantiti, è consigliabile arrivare in anticipo. In caso di raggiungimento della capienza massima di Piazza Grande, recarsi all’Auditorium FEVI.

Piazza Grande e sale: accesso sino ad esaurimento posti.

Il biglietto non viene rimborsato in nessun caso.

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