Lugano: Heroes, David Bowie visto dal fotografo Masayoshi Sukita

 

Alla “Dip contemporary art” di Lugano, galleria fondata da Michela Negrini, nell’ottobre 2016, da giovedì 9 marzo a mercoledì 26 aprile, si tiene la mostra-evento “Heroes” dedicata al cantante David Bowie e al fotografo Masayoshi Sukita. Una mostra in versione completamente gratuita.

La proposta, concepita in seno alla luganese “ThinkDesign Sa”, si sviluppa sui materiali iconografici realizzati da Masayoshi Sukita, nel corso della lunga e sincera amicizia che ha legato i due artisti per oltre quarant’anni.

Una mostra che dopo le tappe di La Spezia, Cuneo, Bologna e Roma, approda in Svizzera rendendosi accessibile anche ai curiosi, fans e appassionati di Piemonte, Lombardia, Veneto, sicuramente attratti dalla particolarità dei documenti che presenta.

“David Bowie & Masayoshi Sukita: Heroes” includerà, infatti, 38 ritratti realizzati tra Londra, New York e il Giappone (1972-73), gli scatti del servizio di Heroes del 1977, le immagini del viaggio a Kyoto del 1980 e alcune fotografie più recenti scattate tra il 1989 e il 2002. Un prezioso percorso che analizza e i passaggi e le mutazioni non solo del Duca Bianco, ma anche di epoche culturalmente tumultuose, caleidoscopiche, che hanno segnato nel profondo l’arte e lo stile dagli anni 70 in avanti.

L’inglese David Bowie è stato il camaleonte per eccellenza del pop-rock e ha influenzato lo stile, non solo musicale, di diverse generazioni. Il giapponese Masayoshi Sukita, è uno dei più importanti fotografi della scena artistica, cinematografica e musicale. Questi due artisti eccezionali provenienti da mondi e culture profondamente diverse, sono stati legati da un’amicizia molto stretta, che nel corso dei decenni si è palesata in immagini uniche ed estremamente personali.

La mostra fotografica di Lugano presenta David Bowie in tutta la sua capacità di metamorfosi, come una delle più grandi icone pop del secolo e come persona colta nella sua quotidianità, lontano da qualsiasi eccentricità del palco, mostrandolo in tutte le sue sfaccettature .

I due si conobbero per la prima volta nell’ormai lontano 1972 dopo un concerto, tramite l’amica e stylist Yasuko Takahashi. Sukita, fotografo affermato, era rimasto molto impressionato dal manifesto promozionale di The Man Who Sold the World.

Per Bowie quello era il periodo Ziggy Stardust e già stregava il pubblico col suo carisma. Da questo primo incontro si svilupparono un rapporto e una collaborazione continuativi durati oltre 40 anni e contraddistinti da una vicinanza che la rockstar non concesse mai a nessun altro fotografo. Sukita lo seguì anche in momenti molto privati e intimi, fino alla scomparsa dell’artista avvenuta poco più di un anno fa. Bowie stesso diceva che Sukita lo aveva reso immortale.

Masayoshi Sukita immortalò in maniera estremamente personale le innumerevoli e variegate metamorfosi di David Bowie, creando tra l’altro la leggendaria copertina dell’album “Heroes”, diventata una vera e propria icona contemporanea, ispirata ai lavori dell’artista tedesco Erich Heckel, con riferimento all’opera Roquairol. Servì in seguito da modello anche per la copertina dell’album The Idiot di Iggy Pop, cui lo stesso Bowie collaborò e che fu pubblicato lo stesso anno di Heroes.

Con Bowie realizzò anche le copertine di altri album, tra cui Tin Machine e The Next Day.

Masayoshi Sukita nasce nel 1938 a Nogata, nel nord del Giappone. Si diploma al “Japan Institute of Photography” dove studia con Shisui Tanahashi. Comincia a lavorare per la Daiko Advertising Inc. e si trasferisce a Tokyo nel 1965, dove si occupa principalmente di foto di moda maschile, proponendosi da subito come uno dei fotografi più sofisticati e ricercati, vincendo svariati premi.

In seguito segue i movimenti artistici musicali che si sviluppano tra Londra e gli USA. Partecipa al Festival di Woodstock nel 1969. Da lì, in qualità di fotografo freelance, inizia a frequentare New York e la “Factory” di Andy Warhol, e si ritrova a immortalare uno dei simboli del periodo come Jimi Hendrix, poco prima della sua scomparsa.

Nel 1972, è a Londra per fotografare Marc Bolan e i suoi T-Rex, precorritori del glam rock, che segnerà il periodo e le culture a venire. Ed è qui che conosce David Bowie.

Sukita, nel corso della sua carriera ha immortalato anche Iggy Pop, Cyndi Lauper, Brian Eno, Ray Charles, New York Dolls, Francis Ford Coppola, Billy Joel, Chuck Berry, Elvis Costello, Boy George, Vivienne Westwood, Joe Strummer, i Police, Billy Idol e tanti altri artisti che hanno segnato l’arte negli ultimi decenni.

I lavori di Sukita, sono stati esposti in luoghi e ambientazioni di assoluto prestigio come il Brooklyn Museum, di New York (2009), il Tokyo Metropolitan Museum of Photography, il Paul Smith Space Gallery (2012) a SNAP Galleries London (2012), alla IMS Inter Media Station di Fukuoka (2013), Bigstep a Osaka (2014) e il Mossgreen Gallery a Melbourne (2015).

“Heroes”, David Bowie visto da Masayoshi Sukita

Da giovedì 9 marzo a mercoledi 26 aprile.

DIP contemporary art

Via Dufour 21 (angolo via Antonio Vanoni) – Lugano

Orari d’apertura: martedì-venerdì 14-18; sabato, domenica e mattine su appuntamento.

Ingresso gratuito

Pubblicato su: www.labissa.com 

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