Tutto il programma delle Giornate del FAI in Lombardia

Al via la 25esima edizione delle Giornate del Fai con l’apertura eccezionale di siti d’arte, scrigni sconosciuti, spesso inaccessibili, alcuni che necessitano d’interventi. 162 siti visitabili in Lombardia, 25 solo a Milano, curiosità un po’ ovunque.

L’elenco completo con indirizzi e orari è su http://www.giornatefai.it, per alcuni siti è necessaria l’iscrizione al Fai possibile anche in loco, l’ingresso è libero ovunque, ma è sempre bene accetto anche un piccolo contributo, comunque facoltativo.

Partiamo da Milano, che offre una variegata gamma di mete.

Palazzo Pirelli è senza dubbio ancora uno dei più celebri “monumenti” di Milano, per 50 anni è stato anche l’edificio più alto della città. Simbolo del razionalismo italiano, è stato costruito tra il 1956 e il 1961 su progetto dell’architetto Giò Ponti, alto 127 m, rimane oggi uno degli edifici in calcestruzzo armato più alti al mondo.

Occasione unica è quella della visita ai palazzi d’inizio novecento della Banca d’Italia in Piazza Cordusio, che al suo interno ospita opere importanti di Hayez, Balla, Guttuso e Giò Pomodoro.

Gli spazi aperti al pubblico comprendono gli uffici e un percorso guidato attraverso la direzione e le sale di riunione e di rappresentanza, sino alla grande sala del consiglio.

Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa Italiana in piazza degli Affari, dal 1932, sede e centro della vita finanziaria, diventato luogo simbolo e di dissacrazione con il monumento di Cattelan all’esterno. Sarà possibile accedere all’ex Sala delle Grida, luogo degli scambi dei titoli azionari, agli scavi romani con i resti dell’antico teatro di età imperiale, visibile anche dall’esterno e all’area seminterrata, dove si trovano le decorazioni in ceramica a parete disegnate da Giò Ponti.

Rimanendo sempre nel mondo della finanza, apertura anche per la sede di Banca Generali, presso il Palazzo Pusterla in Piazza Sant’Alessandro con il suo incantevole giardino segreto, una delle caratteristiche milanesi. Apertura anche per Palazzo Crivelli in via Pontaccio, considerato uno tra gli edifici prestigiosi della Milano del ‘700, all’epoca della costruzione era uno dei più estesi palazzi della città. L’interno riflette la tradizione milanese dell’epoca: sontuosi loggiati del cortile, saloni affrescati e un magnifico scalone in stile barocchetto lombardo. Particolare e unico è il giardino storico, frequentato da artisti e letterati illustri.

Palazzo Archinto, Collegio delle Fanciulle, ora Educandato intitolato a Emanuela Setti Carraro-Dalla Chiesa, situato nel cuore di Milano, in via Passione. Austero e classico in stile ottocentesco all’esterno, all’interno offre una sfarzosa decorazione. La scuola custodisce un ricco archivio che racconta i cambiamenti storici, sociali, culturali di quasi due secoli di storia.

L‘Ospedale e la Quadreria Fatebenefratelli, tra le più antiche istituzioni ospedaliere cittadine, fondato nel 1588 per volere di San Carlo Borromeo, che volle progettare un “Ospedale dei Convalescenti”. Luogo ricco di storia, conserva la grande palazzina neoclassica e la ricca quadreria dell’ospedale formatasi nei secoli, solitamente non accessibili al pubblico. Per l’occasione verrà srotolato per la prima volta un papiro egizio del 1300 a.C. lungo circa sette metri.

Apertura per la Fondazione Gianfranco Ferré, in via Tortona 37, building 3, che raccoglie il prezioso archivio dell’architetto-stilista legnanese, scomparso improvvisamente nel giugno 2007. In mostra alcuni abiti e bozzetti autografi inediti. La Fondazione intende conservare, promuovere e diffondere i valori culturali, artistici ed estetici che Gianfranco Ferré ha elaborato e ha testimoniato nella sua vita, e per quello che ha rappresentato nel mondo con la sua creatività.

Tra le novità milanesi, la sede dell’Istituto Giuseppe Toniolo in via Santa Valeria 1, ex Società Filatura Cascami Seta: progettato da Piero Portaluppi tra 1920 e 1924. La Palazzina Appiani: tribuna imperiale per gli eroi dello sport, all’Arena Civica, uno degli ultimi esempi ben conservati di edifici imperiali che richiamano la tradizione degli ippodromi antichi.

I teatri intitolati a Grassi e Strehler, con visite dietro le quinte, le cantine dove invecchia il Fernet e alla Collezione Branca, le visite guidate dagli ex ospiti al Museo degli Istituti per orfani Martinitt istituzione milanese così come il palazzo delle Stelline e la Caserma Santa Barbara in Piazzale Perucchetti. Apertura anche per l’albergo diurno Venezia, in Piazza Oberdan, prezioso gioiello Art Decò, inaugurato nel 1926.

Tra le aperture “classiche” l’Accademia di Brera e Villa Necchi-Campiglio in via Mozart 4, quest’ultima con prenotazione obbligatoria.

In provincia di Milano si segnalano Villa Ida Lampugnani-Gajo a Parabiago, l’Oratorio di San Salvatore nella vicina Casorezzo, la seicentesca Villa Ghirlanda Silva a Cinisello Balsamo, l’Abbazia e Casa del priore a San Giuliano Milanese. Cusago sarà praticamente un museo open – air con le aperture del trecentesco Castello Visconteo, la Chiesa di Santa Maria Rossa di Monzoro e il Mulino Grande.

In Brianza si segnala l’apertura di Villa Reale di Monza (primo piano nobile) e della Cappella Reale, il cantiere di Villa Borromeo D’Adda e la Cappella Vela (Arcore) e la Villa Bagatti Valsecchi con i resti del Lazzaretto di Milano (Varedo).

A Como, in pieno centro si registra l’apertura dell’ottocentesco Teatro Sociale. In quel di Erba, Villa Amalia in frazione Cravenna, lussuosa residenza estiva di fine 700′ di proprietà dell’avvocato e senatore milanese Rocco Marliani. E’ stata l’ambientazione di diversi film, tra cui Allònsanfan dei fratelli Taviani, con Marcello Mastroianni. Sempre a Cravenna la medievale villa Carpani che conserva un’importante raccolta di opere d’arte donate da Ezio Frigerio, scenografo di fama internazionale, nativo proprio di Erba. Sul lago, la torre di soccorso dell’Isola Comacina, l’apertura del Grand Hotel di Tremezzo, uno dei più lussuosi e ricercati al mondo, a Torno l’apertura di Villa Pliniana, a Cernobbio quella di Villa d’Este, mentre a Lenno il classico dei classici per il Fai, con Villa del Balbianello, con le sue collezioni e la sua vista impagabile che ha stregato tutti, anche i più grandi registi. Apertura anche per Villa Fogazzaro a Oria in Valsolda sul lago di Lugano.

A Varese, apertura per Villa Panza, che ha sempre fatto il pienone nelle edizioni precedenti. La chiesa dell’Immacolata Concezione alla Prima Cappella del Sacro Monte, la Chiesa di Santa Maria a Brunello.

La pensilina del tram di Velate, in via Adige 29, testimonianza della Belle Epoque.

Quindi il Birrificio Poretti a Induno Olona, complesso artistico – monumentale, con il suo stile liberty è studiato e apprezzato come esempio di archeologia industriale. Occasione per conoscere anche il processo produttivo con possibilità di degustare varie tipologie di birre prodotte. Villa Bozzolo a Casalzuigno e Villa San Martino a Barasso.

A Brezzo di Bedero sul Lago Maggiore la Collegiata-Canonica di San Vittore, complesso monumentale che affonda le sue radici molto lontano, in stile romanico, carico di leggende e misteri, che sorge su uno dei balconi naturali, che permettono una vista spettacolare su tutto il bacino del Verbano.

Aperture multiple a Tradate con Villa Castiglioni, l’osservatorio, il parco Pineta, la chiesa della Madonna delle Vigne, il Santuario del Crocefisso e due musei particolari dedicati alla locomozione. Il museo Frera, inserito nella vecchia fabbrica di motociclette, ora biblioteca che offre una ricca collezione di moto e biciclette di ogni epoca e il museo Fisogni a oggi la più completa raccolta al mondo delle pompe di benzina e delle stazioni di servizio, con tutti i loro accessori.

A Verbania, nella frazione collinare di Trobaso, la seicentesca Chiesa di San Pietro. Costruita su una preesistente chiesa romanica e probabilmente su un edificio di culto ancora più vecchio. Per secoli è stato un punto di riferimento per tutta la Valle Intrasca e la Val Grande. Un’unica navata, con numerosi affreschi, arredi e stucchi realizzati tra il Cinque e Seicento, ma anche decorazioni scultoree d’inizio Novecento. Caratterizza dal seicentesco altare ligneo, alto otto metri, interamente intagliato e scolpito a mano.

A Lesa sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, verrà aperto al pubblico lo storico stabilimento Herno, in Via Opifici, 100. Azienda che ha fatto non solo la storia locale ma anche quella della moda italiana nel mondo e che è tra quelle che in questo momento macina più utili. Il nome scelto per la griffe è evocativo dei luoghi e del territorio, nel cui contesto è nata e si inserisce il gruppo. La prima fabbrica sorge proprio attaccata al fiume Erno che nasce sul Mottarone, attraversa Massino Visconti e poi Lesa per sfociare nel Lago Maggiore. La H venne aggiunta per ricordare l’acqua dei luoghi e anche quella che scivola via dalle giacche realizzate dalla famiglia Marenzi dal 1947, grazie all’intuizione di spalmare l’olio di ricino dei motori d’aereo, sui tessuti per renderli impermeabili.

Soriso alle spalle di Borgomanero, diventerà praticamente un museo a cielo aperto grazie alle aperture contemporanee dell’Oratorio di Santa Marta, del Santuario della Madonna Gelata, della Chiesa di San Giacomo, del Palazzo Ravizza, di Casa Buzzi (ex convento medievale). A Suno si registrano quelle dell’Antica pieve San Genesio e della Chiesa Parrocchiale. Mentre a Pombia il Ninfeo Romano (Rigolina) e il complesso di San Vincenzo e San Martino.

Borgosesia sarà un altro museo open-air considerato i tanti luoghi che avranno l’apertura straordinaria. Le due chiese di Agnona, la parrocchiale dell’Annunciazione di Maria Vergine e la chiesa di San Michele con l’ossario, il palazzo che ospitava il Comune, la cappella di Sant’Antonio, la chiesetta alla Noga, la vecchia dogana, le case Fassò e Allegra, i cortili, il ponte sul Sesia. Due tappe sono previste anche a Calco (il trasferimento sarà possibile con pulmini-navetta) con la chiesa di San Grato e l’antico torchio. Nel programma è anche previsto, sabato alle 18.30, un concerto nella chiesa di San Michele, con musiche di Carlo Fassò, compositore e direttore d’orchestra che ad Agnona nacque nel 1821. Dal ponte sul Sesia si potrà vedere parte dell’area del Supervulcano, risalente a 290 milioni di anni fa, scoperto solo agli inizi degli anni 80 del secolo scorso.

Per la provincia di Pavia saranno aperti tre siti poco noti, il Castello di Mirabello, il Collegio Castiglioni con la cappella e il Castello di Lardirago, oltre al Castello di Montesegale, al Castello di Pieve del Cairo e la villa Giorgi di Listarino.

Il Castello di Mirabello sarà aperto per la prima volta al pubblico, dopo essere arrivato al quinto posto nei luoghi del cuore della Lombardia, inoltre la visita sarà arricchita dalla ricostruzione di un accampamento del XVI secolo.

Il Collegio Castiglioni Brugnatelli a Pavia venne fondato nel 1426 per ordine del Cardinale Branda Castiglioni, che fece ristrutturare due edifici di sua proprietà allo scopo di ospitare ventiquattro studenti meritevoli, con anche una biblioteca, un refettorio e una cappella. Nel 1805 venne acquisito dalla famiglia Brugnatelli che vi visse fino a quando uno dei discendenti, il professor Luigi, ordinario di chimica presso l’Università di Pavia lasciò i suoi beni al Comune in favore dell’Università. Nel 1954, completamente ristrutturato, il complesso divenne un Collegio femminile e nel 1970, su iniziativa dell’allora Rettrice professoressa Malcovati venne ristrutturato anche lo stabile attiguo. Molto nota è la cappella a pianta quadrata e coperta da una volta a crociera con pregevoli affreschi quattrocenteschi attribuiti a Vincenzo Foppa o Bonifacio Bembo, sulle pareti sono raffigurate la Natività e l’Adorazione dei Magi e sulla volta i medaglioni con i quattro Evangelisti.

Il Castello di Lardirago è parte di un imponente complesso architettonico situato nel Comune omonimo e venne costruito nella prima metà del XIV secolo su strutture preesistenti, per alcuni risalenti all’alto medioevo. Nel 1569 Papa Pio V donò il feudo di Lardirago, con il suo castello, al Collegio Ghislieri di Pavia, per garantire al collegio stesso le rendite necessarie ad assolvere i compiti istituzionali. Decisione che ha poi dato al collegio un’autonomia di gestione mantenuta nei secoli. Negli ultimi anni, il Collegio Ghislieri ha aiutato il castello di Lardirago, investendo parte del suo cospicuo patrimonio per la ristrutturazione del complesso monumentale, oggi sede prestigiosa di un moderno centro-congressi.

Ubicato sulla sommità di una collina a presidio della valle del torrente Ardivestra, il castello di Montesegale fu al centro della triste vicenda amorosa della nobile Beatrice di Tenda, vedova di Facino Cane, che fuggì dal secondo marito, il duca Filippo Maria Visconti rifugiandosi in questo maniero, ma venne raggiunta e decapitata per un sospetto di tradimento.

Uno dei più grandi della provincia di Pavia, il Castello di Pieve dal Cairo è un esempio di grandissimo interesse storico architettonico perché, nella sovrapposizione di forme, dalla origini XII secolo alle edificazioni viscontee, delle innovazioni barocche a quelle neoclassiche, è un grande esempio di linguaggi architettonici che nel corso dei secolo si sono fusi tra di loro nel ricco scenario della campagna lomellina.

Pubblicato su: www.labissa.com 

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