Luca..per non perdersi nel tempo

181859_4103116822064_2097216238_nA volte il caso o forse un disegno della vita ci fa incontrare persone speciali. quelle che ti fanno capire molte cose, ma non spiegandole, con i fatti.

Qualche mese fa ho incontrato Piera, veramente all’inizio non proprio lei, ma il suo sito ”Luca… per non perdersi nel tempo”.

Luca è il figlio di Piera e Lorenzo, un ragazzo come me, che ora ci guarda da una stella e che ha lasciato un vuoto che deve esser davvero incolmabile.

Ma incontrando Piera e Lorenzo ho capito cosa hanno fatto del loro immenso dolore, l’hanno trasformato in impegno per la ricerca, perché nessuno in futuro debba provare quello che è toccato a loro.

E così sono diventati una forza dell’AIL di Pavia, attraverso tante iniziative, cercano di appoggiare quest’associazione che s’impegna a tutto tondo nella ricerca.

Ieri ho rivisto Piera nella bella piazza di Voghera, accoglieva tutti con un sorriso e un grazie.

Attorniata dai volontari e dalle uova colorate, regalava un saluto, una stretta di mano, un po’ di serenità.

E’ stato davvero un piacere e l’ho abbracciata.

“«Ecco, prendi te per esempio. Tu sei unico», spiegò la mamma, «e anch’io sono unica, ma se ti abbraccio non sei più solo e nemmeno io sono più sola». «Allora abbracciami», disse Ben stringendosi alla mamma. Lei lo tenne stretto a sé. Sentiva il cuore di Ben che batteva. Anche Ben sentiva il cuore della mamma e l’abbracciò forte forte. «Adesso non sono solo», pensò mentre l’abbracciava, «adesso non sono solo. Adesso non sono solo». «Vedi», gli sussurrò mamma, «proprio per questo hanno inventato l’abbraccio».”

(David Grossman, L’abbraccio)

Come faccia io non lo so.

Eppure ce la fa, racconta i progetti, quello che farà in nome di Luca.

 

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