Natale e Capodanno in Insubria tra storia, tradizione e novità

Feste di Natale e Capodanno ormai al via. Chi le passerà a casa con amici e parenti, chi si sposterà di poco, chi viaggerà lontano… Questi giorni particolari, riservano momenti da dedicare alla famiglia, al relax, sono l’ideale per andare a scoprire o riscoprire anche le tante bellezze che abbiamo sotto casa o nel raggio di pochi chilometri. Occasione anche per assaggiare i prodotti tipici del territorio.

Partiamo dalla Val Formazza, con panorami incontaminati e neve. In programma ciaspolate diurne, la possibilità di fare eliski. Lo sci di fondo nelle località di San Michele e Riale. Il percorso di San Michele si sviluppa proprio a lato del fiume Toce dalla località Fondovalle fino a Ponte per complessivi 12 km. Per chi preferisce invece lo sci di fondo, in quota, a 1740 c’è la pista di Riale che offre un panorama di particolare bellezza: è inserita in un’ampia conca circondata da imponenti cime come il Corno Brunni. Il tracciato (12 km) costeggia il Lago di Morasco le cui acque danno origine alla spettacolare Cascata naturale del Toce, il salto d’acqua più alto d’Europa (143m). Per chi invece preferisce la discesa, a Valdo, si trova la maggior parte degli impianti di risalita, a Ponte la seggiovia Sagesboden. A Valdo sarà possibile trascorrere un capodanno davvero speciale ed emozionante. Alle ore 20.30, presso il campo da sci avrà luogo la fiaccolata dei maestri di sci e poi lo spettacolo pirotecnico in alta quota.

Scendendo verso la valle si arriva a Premia, nella frazione di Cadarese, si trova il centro termale, un’altra tappa da sfruttare al meglio in questo periodo. La presenza di una sorgente di acqua calda è antichissima. L’acqua proviene dalla vicina sorgente di Longia, dove sgorga, naturalmente calda, a una temperatura di circa 42°, prima di essere raffreddata per l’uso. Notevole l’esperienza dal bagno nella vasca esterna a 32°, proprio sotto la montagna, in mezzo alla natura e con la vista di tre cascate. Spettacolare e intensa l’esperienza del bagno sotto le stelle, con la vista sulle vette innevate e i rumori ovattati. Nel periodo natalizio le terme chiudono alle 21.00.

Tornando verso valle, a Baceno, la Chiesa di San Gaudenzio, riconosciuta patrimonio architettonico nazionale, e la possibilità di una salita per visitare Devero (1600 mt di quota), una conca alpina incontaminata che offre paesaggi unici. Macchina da lasciare obbligatoriamente al parcheggio a valle e poi ci s’incammina dentro, tra boschi, laghetti e cime che vanno ben oltre i duemila metri. Possibilità di ristoro in diversi ristoranti caratteristici e di sosta in bed&breakfast.

Poco più avanti si entra a Crodo, dove troviamo la manifestazione “Presepi sull’Acqua”, 43 istallazioni originali, costruite con i materiali più diversi, per lo più sfruttando quello che offre il territorio. Alcuni realizzati con le tradizionali statuine, altri sono stati allestiti utilizzando cortecce, pigne, rami di abete, muschio e foglie. Posti non solo nel centro di Crodo, ma sparsi nelle sue frazioni, disposti su fontane, abbeveratoi, lavatoi e corsi d’acqua con illuminazioni notturne. Un’occasione per andare alla ricerca dei luoghi caratteristici del territorio Walser, incontrando le montagne più interne, verso i pascoli, tra suggestivi panorami e frazioni ricche di tradizione, in una zona che è ancora incredibilmente lontana dai ritmi della vita moderna.

Manifestazione interessante e particolare a Crevoladossola dove, la sera della vigilia 24 dicembre ore 21,00, si terrà un presepe vivente con rappresentazione degli antichi mestieri per le vie del centro storico. Il 6 gennaio invece l’arrivo dei Re Magi dalle ore 15.00.

Da Crevoladossola, si può prendere la strada che porta a Varzo e nella Val Divedro. Appuntamento per il giorno dell’Epifania con il Presepe Meccanico, presentato dal gruppo teatrale locale, che si snoderà nelle vie del centro storico del paese, che come tema di quest’anno avrà il Natale a Venezia. Pochi chilometri più avanti il borgo di Trasquera con la sua pista da sci di fondo piazzata a 1300 metri, con un percorso omologato FISI, di cinque chilometri, tutto in mezzo alla natura, da fare anche con le ciaspole. Borgo balzato alle cronache nazionali e internazionali, per la presenza del cervo Gustavo, che da anni con l’arrivo dell’inverno prende possesso sempre del solito fienile. Da vedere ma con le dovute cautele, perchè è, e rimane sempre, un animale selvatico.

Santa Maria Maggiore centro principale della Val Vigezzo, mercatini, degustazioni, concerti, spettacoli, passeggiate nei boschi e visite al museo dello spazzacamino. Nella vicina Druogno, Sabato 24 dicembre, alle ore 16.30, accensione dei presepi lungo le vie del paese. Gli stessi saranno illuminati tutte le sere fino a domenica 8 gennaio. Venerdì 30 dicembre, passeggiata tra i presepi accompagnati dalla Cornamusa bretone di Jean Paul Constantin.

Un’occasione per prendere il trenino panoramico della Vigezzina, attraversare la Val Grande con le sue vette, i paesaggi e arrivare a Locarno, con una vista spettacolare sul Lago Maggiore, e godere delle tante iniziative messe in campo nella città elvetica, tra cui una pista del ghiaccio che occupa tutta Piazza Grande. Il tutto fino a domenica 8 gennaio.

Merita una visita anche Vira, una delle tante “perle” del Verbano, con il suo caratteristico nucleo ancora intatto composto da antiche case addossate le une alle altre, da viuzze, strettoie e piccoli portici, si trasforma durante il periodo natalizio nel paese dei presepi.

Domodossola, vale sempre un giro in centro, così come uno alla Riserva Naturale del Sacro Monte Calvario, e per chi vuole sciare e assaporare la montagna c’è Domobianca. Immersa in un panorama mozzafiato che spazia fino al Monte Rosa, con i suoi moderni impianti di risalita, offre oltre 20 Km di piste che si estendono dall’Alpe Lusentino fino ai 1.900 mt del Moncucco.

Da Villadossola, si può salire in Valle Antrona, ai suoi laghi in quota in paesaggi unici. E passare a vedere il borgo di Borgomezzavalle, dove la frazione di Viganella, è priva di luce solare dall’11 novembre al 2 febbraio. Evento naturale che è stato risolto dal 2006, grazie all’istallazione di uno specchio solare in vetro e resina. In questo periodo Viganella festeggia i 10 anni del suo specchio solare con diverse manifestazioni.

A Macugnaga, sotto il Monte Rosa e nel cuore della cultura Walser il 30 Dicembre è prevista una fiaccolata notturna sulle piste da sci.

Vogogna, tra i borghi più belli d’Italia, il giro nel centro storico merita sempre, inoltre il Castello è aperto dalle 14.00 alle 18.00, dal 27 dicembre al 6 gennaio (esclusi il 31 dicembre e il 1^ gennaio) e ospita la mostra “L’Italia di Grand Hotel. Il sogno e la montagna” del Museo Nazionale della Montagna di Torino, con le famose copertine di Walter Molino e Giulio Bertoletti.

Tappa per far contenta tutta la famiglia è Ornavasso. Ricco di arte, storia e cultura. La visita natalizia è quasi d’obbligo, perchè da alcuni anni è sede del “Parco di Natale”, ricco di effetti e di suggestioni, con il passaggio tra i boschi, che permettono la vista sui laghi, sulle montagne del Parco Nazionale della Val Grande e sulla “Cava Madre del Duomo di Milano” di Candoglia.

Sul Lago Maggiore, il lungolago di Cannobio, merita sempre una visita; sotto le feste, acquista altro fascino con le illuminazioni e le varie manifestazioni. Da vedere il presepe sommerso nel porto vecchio e il 7/8 gennaio, la tradizionale festa dei “Lumineri”, quando tutto il borgo, viene illuminato dai soli lumini, senza l’ausilio di luce elettrica, ed è proposta una cena a base di piatti tipici tradizionali. Vicino a Cannobio, sulla strada “Cannobbina”, che passa dallo storico Orrido di Sant’Anna, e porta verso la Val Vigezzo, da segnalare a Falmenta nella frazione di Crealla, l’esposizione di 80 presepi realizzati con tecniche diverse.

A Ghiffa meritano sempre una sosta e un giro tranquillo, la passeggiata sul lungolago e il Sacro Monte, con le sue strutture e i suoi camminamenti in montagna, con una vista mozzafiato.

La tappa a Intra, nell’accogliente, rinnovata ed elegante Piazza Daniele Ranzoni, direttamente sul lungolago, porta alla parte vecchia con le sue viuzze interne, ricche di negozi vari di qualità, la salita che porta al Duomo di San Vittore, merita sempre una visita. Sul lungolago di Pallanza, proprio accanto all’imbarcadero è stata posizionata una grande pista di pattinaggio sul ghiaccio, aperta sino alle 23.00 e nella serata di Capodanno fino alle 3.00. Dalla lunga passeggiata sul lago di Suna, la vista incredibile di tutto il Golfo Borromeo, la cava di Candoglia e la Val Grande. Un tramonto che non ha prezzo. Con le feste di fine anno, il fascino, aumenta ancora. I tanti bar e ristoranti offrono anche la possibilità di stare all’aperto per godere tutto al meglio anche dei vari presepi istallati nella frazione, nei suoi angoli più suggestivi.

Stresa offre sempre il suo fascino nelle vie del centro, dove tra viuzze, carruggi vari, piazzette, il via vai di gente è sempre continuo. L’offerta di ristoranti, bar, negozi tipici, boutique, arredamento, permette una scelta veramente varia. Per una vista incredibile del Golfo Borromeo, una delle cose migliori da fare è uscire in autostrada a Brovello-Carpugnino e poi scendere verso Stresa, per la strada panoramica; curve e controcurve che passano in mezzo a ville storiche con un paesaggio letteralmente da mozzare il fiato per bellezza e unicità. Nelle giornate serene, si vedono tutto l’arco alpino, la parte nord del lago in un contrasto di colori e luci senza pari.

Quest’anno rispetto al passato è tornata attiva anche la funivia del Mottarone, un viaggio in cima è sempre un’esperienza unica e affascinante. In cima poi ci sono diversi locali aperti per pranzi e cene con un panorama mozzafiato sui laghi e le Alpi, di quelli che hanno incantato poeti e scrittori da sempre. E’ aperto anche il parco di Alpyland, la pista di bob a rotaia situata sulla vetta. Sempre a Stresa a frazione di Vedasco, il 6 gennaio, diventa un vero e proprio presepe vivente, con un pranzo tradizionale. Il pomeriggio invece la processione in costume dei Re Magi.

Un inedito percorso tra i presepi è stato realizzato a Belgirate dall’Amministrazione comunale. Con ben cinquanta composizioni. Si parte dal lungolago per finire nel centro storico, sino alle frazioni dei Carcioni e del Villaggio Bezzi. Si sono utilizzati i materiali più diversi, così come i supporti per sistemare le istallazioni. Si va da una vecchia bicicletta a un barbecue, a fontanelle disseminate nei vicoli del centro, vecchie sedie. Nel piazzale della stazione ferroviaria ve n’è uno che ha per base un treno. Per favorire i visitatori è stato redatto un depliant con la piantina del paese e un itinerario dei vari presepi disseminati tra le vie.

Arona è stata addobbata con cubi e sfere dalle mille luci cromatiche, in corso della Repubblica spicca l’albero natalizio. La centrale via Cavour, illuminata al meglio, oltre ad angoli incantevoli, offre uno shopping di alto livello, con negozi curatissimi e che niente hanno da invidiare a quelli delle grandi città. Non solo acquisti, ma Arona è anche tappa enogastronomica, non indifferente. Il rito dell’aperitivo è particolarmente “sentito” in tutte le sue sfumature, ristoranti di qualità con vista lago non mancano, anche in locali storici. Da Arona e dalla dirimpettaia Angera, la Navigazione Lago Maggiore organizza la tradizionale crociera di San Silvestro, per celebrare l’inizio del nuovo anno, navigando tra gli angoli più affascinanti del Verbano.

Merita una visita anche Varallo, la capitale storica e culturale della Valsesia, a cominciare dal suo simbolo: il Sacro Monte, sito riconosciuto Patrimonio dell’UNESCO. Nato come riproduzione dei luoghi santi della Palestina, il percorso si snoda tra 45 cappelle affrescate con più di 800 statue lignee e in terracotta a grandezza naturale, che rappresentano la passione e la morte di Cristo. Il centro storico di Varallo offre numerosi gioielli architettonici, come la Collegiata di San Gaudenzio e Santa Maria delle Grazie, e vecchie contrade storiche.

Il giro per l’Insubria continua poi sulla sponda lombarda del lago Maggiore. La straordinaria cornice di Santa Caterina del Sasso a Leggiuno, anche d’inverno si rileva in tutto il suo fascino. Il giorno dell’Epifania, in questo luogo altamente suggestivo, si tengono i festeggiamenti per l’arrivo della Befana. Sempre a Leggiuno, da vedere la casa del Sig. Lino Betti, che negli anni è riuscito a trasformare la sua abitazione in un vero e proprio spettacolo di luci, colori e arte con 100mila lampadine. Purtroppo per il secondo anno consecutivo, a causa del troppo traffico e delle lamentele, non ci saranno le altrettanto spettacolari luci all’oratorio, nella vicina chiesa e mancherà il bosco incantato che avevano fatto di Leggiuno un vero è proprio centro del Natale dell’alto varesotto e non solo, attirando migliaia di persone.

Pochi chilometri più avanti e si arriva a Laveno, particolarmente illuminata con luci blu e oro. Da vedere il presepe sommerso formato da una quarantina di statue in pietra bianca del Piave, appoggiate sul fondo del Verbano, proprio nel porticciolo della cittadina, illuminate di sera grazie ai fari istallati sotto la superficie dell’acqua. La sera della vigilia di Natale, si tiene una processione di grande effetto, con la posa in acqua da parte dei sommozzatori della statua di Gesù Bambino.

Vale sempre il viaggio sulla Funivia che porta in cima al Sass de Ferr, e magari approfittare di un pranzo o cena sulla veranda che consente una vista incredibile. L’impianto ha previsto aperture straordinarie dal 26 dicembre all’8 gennaio, esclusi 24, 25 e 31 dicembre e 1 gennaio.

Merita sempre una visita il MIDeC di Palazzo Perabò, a Cerro di Laveno Mombello, dove fino all’8 gennaio 2017, è visibile la mostra Presepi dal mondo – Colori e tradizioni nell’arte della natività.

Poco più avanti merita menzione il presepe vivente a Brezzo di Bedero, nell’area antistante alla Canonica. Continuando verso Nord, si arriva a Luino, la nuova passeggiata lungo lago, merita anche in inverno. In piazza Libertà è attiva la pista di pattinaggio su ghiaccio. Il 30 dicembre si ricorderà come sempre la scomparsa dello scrittore Piero Chiara.

Si giunge poi a Maccagno, con il presepe del Cinzanino allestito nella palestra di roccia. Organizzato da Francesco e Giorgio Bianchi che è anche l’artista che ha realizzato la Natività costruita con statue ricavate da pannelli in polistirolo e che vengono posizionate dai volontari del Cai di Luino in una grotta sulla splendida balconata a strapiombo sul golfo della Gabella nelle acque del lago Maggiore.

Sempre in zona a Garabiolo, frazione di Maccagno, si tiene una rassegna che offre un percorso dislocato nell’intero borgo, con presepi all’aperto, visibili in ogni momento della giornata e particolarmente suggestivi la sera con l’illuminazione artificiale e la vista sul lago. A Montegrino Valtravaglia, nelle sale della chiesa è allestito lo storico presepe di radici, con 150 statuine. Visitabile dal 25 dicembre al 6 gennaio dalle 14.30 alle 17.30.

Da non perdere una visita anche alla chiesa settecentesca dell’Annunciazione e al museo d’Arte. Il museo ospita il restaurato settecentesco “Manto della Madonna”, e alcune tele storicamente e artisticamente importanti.

Una sosta anche Brinzio, per la visita al presepe storico, che richiede oltre un mese di preparazione, realizzato usando i materiali che offre la natura, come muschio, rami, ceppi e pigne. C’è la possibilità di visitare l’interessante centro storico. Per chi volesse c’è sempre la locale pista di sci di fondo. La storica badia di San Gemolo a Ganna (1160), con il suo fascino particolare e i suoi presepi all’interno.

La tappa a Varese città merita sempre, a partire dai Giardini Estensi, illuminati per l’intero periodo natalizio, con luci e musica serali dall’imbrunire, uno spettacolo sempre splendido ed emozionante. Mercatini natalizi nel centro storico, la pista del ghiaccio in piazza Repubblica e il grande albero in Piazza San Vittore. La passeggiata per l’ampio centro storico e in particolare per via Matteotti è sempre spettacolare: i portici, i bar storici e quelli più trendy, si alternano ad angolini suggestivi che si aprono improvvisamente, gallerie d’arte, negozi di tutti i generi e per tutte le tasche, anche le più esigenti. Ristoranti vari e di qualità, con personaggi famosi vari che fanno capolino nelle sale. Può essere l’occasione buona per andare a vedere anche l’affascinante Villa Panza, celebre nel mondo per la collezione d’arte contemporanea. Apertura straordinaria anche per i diversi musei varesini.

Un giro merita sempre poi il Sacro Monte, con la vista impagabile, i suoi scorci e un luogo anche dove trovare un momento di raccoglimento spirituale che a Natale non fa mai male. Magari prendendo la funicolare che parte alla Prima Cappella che la sera della vigilia avrà delle corse straordinarie. Per chi riesce e vuole smaltire qualche pasto in più, bisogna salire sino al Campo dei Fiori e fare la camminata di 4 km che porta al Forte di Orino, utilissima per la forma, oltre ad appagare la vista. Nella chiesa dell’Annunciata in piazzetta Paolo VI mostra a cura di Confcommercio Ascom e nel cortile interno del monastero delle Romite esposizione della Natività nel parlatorio (orari 9.30-11.45 e 15-17).

Altra istallazione con presepi sotto l’acqua in quella a Porto Ceresio, nel lato varesino del Lago di Lugano. Natività illuminata tutto il giorno e visibile comodamente dalla passerella sull’acqua. Nel centro portoceresino è possibile ammirare anche un percorso di una ventina di presepi, posizionati in vari luoghi pubblici.

Da qui ci vuole poco per arrivare nell’elegante Lugano, che fino a domenica 8 gennaio ospita la tradizionale manifestazione “Natale in piazza”, un susseguirsi di eventi per grandi e piccoli. Un grande albero illuminato accoglie i visitatori in piazza della Riforma centro della città e cuore dell’evento. In piazza della Riforma sono allestiti chalet gastronomici che offrono di tutto e di più, con i vari tipi di piatti del Centro-Nord Europa. Dalle 18 in poi musica, divertimento e aperitivi. Sempre in piazza ogni giovedì, venerdì e sabato dalle 18 si tengono animazioni particolari e live set musicali. Da non perdere poi al Parco Ciani il Villaggio di Natale con i castelli gonfiabili e la pista di pattinaggio (ingresso gratuito, noleggio pattini 5 franchi) che grazie all’innovativo materiale sintetico di cui è composta fa sì che non ci si bagni cadendo.

Uno degli eventi più caratteristici del Natale, da ormai 45 anni è senza dubbio il presepe vivente di Venegono Inferiore. Rappresentazione sacra, che si ripete ogni 30 minuti circa presso il cortile del centro parrocchiale La Benedetta, in via Ciro Menotti. E’ possibile ammirarlo dal 25 al 30 dicembre e dal primo all’8 gennaio e ancora, sabato 14 e domenica 15 gennaio. Vicino troviamo Castiglione Olona e vale sempre una visita il centro storico, con il Palazzo Branda e la Collegiata per la bellezza degli affreschi. Il 6 gennaio si terrà anche la storica fiera dell’antiquariato del Cardinale.

A Vedano Olona la parrocchia San Maurizio e Amici del Presepe ripropongono il presepe vivente venerdì 6 gennaio alle 15 nel cortile Villa Spech.

A Cascina Elisa di Samarate, un presepe della grandezza di 80 metri quadrati con circa 4000 statuine disposte su vari livelli. Realizzato a partire dagli inizi degli anni novanta in quello che era il piazzale della sua officina, dall’ormai 82enne Renzo Centimerio. Renzo ha realizzato la Città del Presepe, balzata anche all’orecchio di Papa Francesco, che ha fatto arrivare la sua telefonata di recente.

Nella vicina Fagnano Olona presepe vivente lungo le sponde dell’Olona, in contrada Calimali. Quando si spengono le luci del giorno, va in scena il presepe vivente: dalle 18 in avanti per rendere ancora più scenografico, si accende lo spettacolo per quattro appuntamenti festivi: il primo il 26 dicembre seguono primo gennaio, 6 e 8 gennaio. Si consiglia di lasciare le auto al parcheggio di via Marmolada.

Sul Lario, oltre al fascino immutato del lungolago, delle ville adagiate sulle montagne che cadono a picco nell’acqua, la città vecchia di Como all’interno delle mura, con le sue viette, piazze, locali e negozi per soddisfare ogni palato. L’evento per eccellenza di questo periodo come lo scorso anno è la “Città dei Balocchi”. Un evento che lascia a bocca aperta per lo spettacolo di luci che inizia tutte le sere alle 17.00 quando per sette minuti viene proiettata sulla facciata del Broletto, la storia del Natale. Con effetti e ambientazioni di grande suggestione, che hanno attirato già un milione di visitatori.

Uno show davvero magico, che rapisce e fa letteralmente camminare con la testa all’insù. Da vedere assolutamente. La classica “Mostra di Presepi dal Mondo” a Villa Bernasconi a Cernobbio fino all’8 gennaio, oltre al tradizionale presepe della frazione di Olzino. Merita sempre una salita in funicolare a Brunate, anche per il gusto di vedere tutta la città, il golfo illuminati a festa dall’alto.

Sulla sponda orientale comasca a Torno, la tradizione dell’esposizione dei presepi è cresciuta negli anni, arrivando a circa una cinquantina d’istallazioni, sparse tra l’intrico delle vie del centro storico che riconducono al passato, le fontane, le cappellette e i punti vari punti panoramici.

Occasione per visitare anche la Chiesa di San Giovanni, nella quale è custodita la reliquia del Sacro Chiodo, il parco di Villa Prandoni, Villa Zita di proprietà comunale e di spingersi anche un poco più in là verso la punta, per arrivare alla storica “Villa Pliniana”, restaurata di recente.

Sul lato occidentale il giorno di Capodanno ad Argegno, si tiene un caratteristico presepe vivente. Una rappresentazione, di vari momenti della vita di Gesù, una tradizione religiosa fra le più antiche in Lombardia. Negli angoli caratteristici del paese sono allestite le singole “cappelle”, tutto il paese è coinvolto nella realizzazione, con circa 150 figuranti vestiti con costumi d’epoca che restano immobili per tutta la durata della manifestazione; uno spettacolo da non perdere. L’inizio della manifestazione è di solito alle ore 14,30 e dura poco più di mezz’ora. Sopra ad Argeno troviamo Lanzo d’Intelvi, dove da sempre si tiene una mostra di presepi, costruiti nei materiali più vari. Oltre a poter ammirare il lago dall’alto e gustare la polenta con ogni tipo di condimento possibile.

Fino a domenica 15 gennaio a Tremezzina (comune nato dalla fusione di Lenno, Mezzegra, Ossuccio e Tremezzo), si tiene la sesta edizione di “Presepi nei Borghi”, la manifestazione invernale creata e voluta, per far scoprire anche d’inverno ai turisti, uno dei “borghi più belli d’Italia” (Tremezzo) e il suo territorio. Ricostruzioni della natività particolari e suggestive, che permettono di spaziare tra palazzi sei-settecenteschi e scorci panoramici mozzafiato. Un evento che lo scorso Natale portò circa 15mila persone su questo tratto di costa del Lario.

Coinvolta tutta la Tremezzina, nei suoi angoli e frazioni con manifestazioni che arrivano a durare fino a tarda notte. Una sorta di festa dei borghi in edizione natalizia e notturna, con un contorno di eventi e iniziative sacre, tra cui le benedizioni dei presepi nelle “Notti di Luce”, ciascuna accompagnata da un particolare momento musicale e con degustazioni tipiche (merende e aperitivi) organizzati dai gruppi promotori dei presepi, a partire dalla settimana dopo Natale.

Proseguono anche le aperture straordinarie di Villa Balbianello a Lenno, con il grande presepe in scala della villa: il 24, 26, 30 e 31 dicembre, e poi il 1, il 6, 7, 8 gennaio dalle ore 11.00 alle 18.00.

E’ l’occasione anche per visitare il “Sacro Monte di Ossuccio”, uno dei Nove Sacro Monti prealpini. Patrimonio dell’Unesco. E passare per la “Zoca de l’Oli” (conca dell’olio), un’area che si contraddistingue per un clima così mite da permettere la coltivazione dell’ulivo e la produzione di olio.

Nel caratteristico borgo di Bonzanigo (sopra Mezzegra), da cui si gode una vista incredibile dall’alto del Lario (dall’Isola Comacina alla punta di Bellagio), in una vecchia stalla, si trova “La casa dei presepi”. Dove si svolgerà il presepe vivente organizzato dalla locale Pro Loco Mezzegra con la partecipazione di circa 120 figuranti. Manifestazione che percorrerà questo storico e suggestivo borgo, le sue stradine e le sue volte, che portano a resti di torri medievali e ruderi di antiche mura.

Menaggio, cittadina che regala scorci imperdibili, sotto le feste aggiunge ulteriore seduzione perchè dalla passeggiata del lungolago, si gode un panorama unico e strabiliante su tutti i paesi del Lario illuminati a festa, così come dall’ottocentesca piazza Garibaldi. Sabato 30 e domenica 31 dicembre sul lungo lago mercatino del gusto, artigianato e hobbistico.

Da Menaggio si sale per Valsolda e nei luoghi di Fogazzaro con due rappresentazioni particolari. La prima è quella allestita nelle Grotte di Rescia a Claino con Osteno. Un presepe tra le stalattiti nella grotta naturale di Rescia, visitabile fino a domenica 8 gennaio. Una rappresentazione originale e affascinante, che si raggiunge al termine di un lungo percorso attraverso sette diversi anfratti. Da una delle aperture si può anche godere la vista della cascata del torrente Santa Giulia, alta 90 metri. L’ingresso della grotta è a pagamento (5 Euro per adulto-3 per i bambini) e si trova sulla Provinciale 14 che costeggia il Ceresio, tra Osteno e Porlezza.

La seconda è quella del presepe vivente a Sora (frazione di San Bartolomeo in val Cavargna), dal 24 al 27 dicembre (consultate i loro siti per tutti gli aggiornamenti). Occasione straordinaria per calarsi in un’atmosfera unica e indescrivibile. Una frazione di montagna a picco sul lago, con una vista senza pari. Una fiaccolata illumina tutto, un labirinto di strette viuzze, vicoli, ponticelli e piazzette, fanno da cornice a una rappresentazione unica nel suo genere e per qualche ora si ha la sensazione di essere finiti in un’epoca molto lontana. Questo evento è organizzato e coordinato dal Gruppo Folcloristico della valle, che da diversi anni si occupa della conservazione degli usi e costumi del territorio. Per visitare il presepe, bisogna arrivare a San Bartolomeo e da qui proseguire a piedi oppure prendere un bus navetta che porta alla frazione di Sora. Quindi, cartina del percorso alla mano, ci si addentra nel cuore del presepe vivente. L’ambientazione è quella della vita contadina, così oltre a ripercorrere le varie tappe della vita di Cristo, ci s’immerge in un mondo fatto di mestieri, costumi e tradizioni ormai passate. Presepe talmente vivo e funzionante che offre diversi punti di ristoro con cibi tradizionali. Una delle rievocazioni natalizie più apprezzate nel comasco, che richiama a ogni edizione migliaia di visitatori da tutta la Lombardia e dalla vicina Svizzera.

All’inizio della Valtellina a Morbegno, l’esposizione di 13 presepi in ambientazioni fantastiche, realizzate dalle associazioni locali. Nella vicina Talamona, la tradizione del “Presepi delle Contrade”, percorso di diverse rappresentazioni ubicate nelle diverse contrade in ambienti caratteristici: lavatoi, vecchie stalle, sotterranei e nel greto del torrente.

Nella parte bassa dell’Insubria, l’abbazia di Morimondo, vale sempre una visita e ogni anno durante il periodo natalizio, nei lati del chiostro viene allestito un grande presepio a grandezza naturale che dà la suggestiva emozione di trovarsi in mezzo a pastori, locande, artigiani, fino ad arrivare davanti alla capanna con la Natività.

A Robecco sul Naviglio, fino a martedì 10 gennaio 2017, in prossimità del Ponte degli Scalini, sarà allestito il tradizionale “Presepe sul Naviglio”, un’istallazione galleggiante a cura del Gruppo Amici della Priàa.

Una tappa a Vigevano, per la meravigliosa piazza ducale disegnata dal Bramante e dove ha messo mano anche Leonardo, un giro allo storico castello, considerato uno tra i più grandi d’Europa. Da vedere la nuova Strada Sotterranea del Castello e ammirare la Mostra dei Presepi, una collezione itinerante di circa 30 pezzi, con dimensioni che vanno dal presepe in miniatura con statue alte circa 1,5 cm fino a quello realizzato in sughero la cui composizione raggiunge i 2m di altezza. Inoltre sarà possibile ammirare sette presepi di Cracovia conosciuti come “szopki”. La mostra sarà aperta nei giorni feriali dalle 14.30 alle 18.30, sabato e festivi dalle 10.00 alle 19.00. Natale e Capodanno dalle ore 15.00 alle ore 18.00. Chiuso il 31 dicembre. Sempre all’interno del Castello, si trova il museo della Calzatura. Il tutto a ingresso gratuito.

A pagamento è invece la Leonardiana, un museo ricavato sempre nelle splendide sale della Corte di Ludovico il Moro nel Castello di Vigevano, dove si può ammirare l’intera opera di Leonardo da Vinci. Il genio toscano visse diverso tempo a Vigevano e l’allestimento a lui dedicato è emozionante e coinvolgente, propone un itinerario inedito attraverso la vita e l’opera di Leonardo.

Pubblicato su: www.labissa.com 

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