Giovedì 3 agosto, riapre la storica Villa Pallavicino a Stresa.

Dopo mesi di chiusura temporanea e con lo spettro che potesse diventare definitiva, giovedì 3 agosto riapre ufficialmente la storica Villa Pallavicino di Stresa, vera e propria attrazione per famiglie e in particolare per i bambini.

Arrivando da Belgirate, la villa è posta proprio all’ingresso di Stresa, sul lungolago, sulla punta chiamata “Sabbione grosso”, che offre uno degli scenari più grandiosi del Lago Maggiore.

Costruita nel 1855 per volontà del filologo e politico Ruggero Bonghi, che dopo l’esilio imposto dal Regno borbonico, si stabilì per diverso tempo proprio a Stresa.

L’edificio principale vede un corpo tre piani con seminterrato e veranda in stile neoclassico.

In questa villa si sono scritte pagine importanti della cultura, della politica e del pensiero filosofico dell‘800, non solo italiano ma a livello internazionale.

Qui, infatti, s’incontravano Bonghi con l’amico Alessandro Manzoni e Antonio Rosmini; ma diversi furono i personaggi che vi transitarono.

Nel 1857, Bonghi vendette il tutto al Duca di Vallombrosa, che ingrandì l’abitazione e acquistò i terreni circostanti, provvide a piantare diversi alberi e ampliò tutti i viali esistenti.

Nel 1862 il marchese genovese Ludovico Pallavicino di Genova acquistò la villa, iniziando a ristrutturare sia l’edificio che il parco, mettendo a dimora in una serra piante rare ed esotiche, tra cui le sequoie e il tulipifero, creando un parco all’inglese, conferendole l’attuale aspetto imponente.

Agli inizi del Novecento, il corpo della villa venne rivisto. Nel 1947, si apportarono ulteriori lavori di ristrutturazione su progetto dell’architetto Tommaso Buzzi.

Il parco, conta su castagni secolari, alberi dei tulipani, faggi rossi, aceri in molte varietà, rododendri, azalee, larici, querce, platani, oleandri, magnolie classiche e nella variante tupilifera oltre alle maestose sequoie.

La principale attrazione del parco è costituita dalla presenza di oltre molte specie di animali. Dal 1952, infatti, per volontà della marchesa Luisa Pallavicino, il parco è divenuto anche un giardino zoologico con animali provenienti da tutto il mondo tra mammiferi e uccelli esotici, ospitati in ampi spazi aperti. Nella zona detta Lombardia si trovano daini, lama, cervi-capra, pavoni e fagiani argentati, nell’Antica Cascina, suricati, zebre e canguri Bennet, mentre nell’area del laghetto, dimorano tartarughe, cigni, anatre e castori, per finire con gli ambienti naturali che ospitano pappagalli e buceri.

Dal 2006 il Parco della Villa è sede del Centro di Recupero della Fauna Selvatica, per la cura e il reinserimento in natura degli animali selvatici feriti o malati.

Villa Pallavicino richiama ogni anno quasi 60mila visitatori italiani e stranieri, ma nello scorso inverno è entrata in crisi, mettendo a repentaglio non solo un posto unico e storico, ma anche diversi posti di lavoro.

Negli ultimi mesi si è lavorato per trovare un accordo cui si è arrivati il 6 luglio scorso, con il passaggio di consegne nella gestione siglato con il principe Domenico Pallavicino che ha passato la mano alla Famiglia Borromeo, nella persona del Principe Vitaliano.

Così nelle ultime settimane è stata una corsa contro il tempo, per aprire durante la stagione turistica. E’ stato rimesso in funzione il bar, ma non ancora il ristorante: rendendo comunque disponibile l’area pic-nic. E’ stato risistemato il parco-giochi, al momento, però non è accessibile l’ingresso a monte da via Manzoni, al cui si arrivava con il trenino su gomma, servizio comunale.

Di assoluto livello le figure scelte dalla nuova gestione Borromeo per ridare nuovo lustro a Villa Pallavicini e al suo parco. Nello staff il medico veterinario Dott. Uberto Calligarich, come responsabile del benessere delle specie animali, attraverso progetti di recupero, conservazione e di miglioramento delle relative strutture. Per la parte naturalistica, Paolo Pejrone uno dei più noti architetti paesaggisti italiani e Gianfranco Giustina, già curatore dei giardini all’Isola Bella e all’Isola Madre da sempre proprietà dei Borromeo e insignito della medaglia di “miglior giardiniere al mondo” dalla Royal Horticultural Society britannica.

Soddisfatto anche il Sindaco di Stresa, Giuseppe Bottini, sia per i posti di lavoro salvati e per la riapertura della Villa e del Parco, effettuati in breve tempo. Considerandolo come l’inizio di una fase di riqualificazione di quell’area della città che partirà con una nuova area parcheggi, una passeggiata sul lungolago e un attracco dedicato che possa collegare Arona, Angera, Santa Caterina del Sasso, Isole Borromee e direttamente il Parco Villa Pallavicino. Magari creando un unico circuito turistico del Verbano, tra i vari parchi naturalistici.

Parco Villa Pallavicino rimarrà aperta fino al 22 ottobre, tutti i giorni dalle 9 alle 17.30 (ultimo ingresso).

Ingresso: adulti 9,50 euro, ragazzi (6-15 anni) 6,50 euro.

Speciale Famiglie: 2 biglietti adulto + 2 biglietti ragazzo 25 euro. Il secondo biglietto ragazzo è gratuito.

A disposizione del pubblico la caffetteria e il giftshop.

Per ulteriori informazioni il sito www.parcopallavicino.it

 

 

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