Varese Van Vlaanderen, il giro delle Fiandre trasferito nel Varesotto

Varese e il suo territorio confermano sempre di più la passione per le due ruote e la forte vocazione per il ciclismo.

Due mondiali disputati in casa, una corsa come la Tre valli varesine a un passo dell’inserimento nel World Tour, il circuito mondiale che vede riunite tutte le grandi classiche del ciclismo, chilometri e chilometri di piste ciclabili, in continuo aumento e tra paesaggi unici. A giugno 2017 si terrà il raduno nazionale dei cicloturisti che richiamerà migliaia tra ex ciclisti professionisti e semplici amatori. L’anno prossimo Varese ospiterà i Gran Fondo World Championships, ovvero i Mondiali di Gran Fondo, altro appuntamento di prestigio che convoglierà sul territorio migliaia di persone da tutto il mondo.

A questi si aggiunge un’altra piacevole novità, che è anche un modo interessante per promuovere e valorizzare il territorio.

Domenica 2 aprile a Varese, prenderà il via la seconda edizione della “Van Vlaanderen”, il “giro delle Fiandre” trasferito sulle strade del Varesotto. Una randonèe ciclistica che s’ispira alla classica monumento e non a caso si corre nello stesso giorno del “Fiandre”, di cui quest’anno si disputa la 101esima edizione.

La “Varese Van Vlaanderen”, è una corsa aperta a tutti, promossa dalla Asd Cicli Turri di Gallarate. Non è una competizione, non vince il primo che taglia il traguardo, ma solo la voglia di stare insieme, condividere la passione per la bicicletta e nello stesso tempo ammirare il paesaggio.

E l’idea nasce proprio all’interno della società, quando alcuni anni fa due soci, parteciparono al “Giro delle Fiandre” per cicloamatori, rimasti affascinati dai paesaggi e soprattutto dallo spirito della gara indirizzata agli amatori, sullo stesso percorso del mitico “Fiandre” per i professionisti. E il Fiandre non è una semplice corsa, ma un vero e proprio evento socio-sportivo-culturale che coinvolge per giorni e giorni tutti gli abitanti e i paesi che si affacciano sul percorso.

In poco tempo da semplice abbozzo d’idea è diventata un progetto concreto. Un giro di telefonate tra gli amici, per capire se ci fossero salite secche e brevi, che potessero essere considerate come i muri delle grandi classiche del Nord.

E così tra salite già conosciute per i giri domenicali tra amici, percorsi dimenticati o quasi, alcuni noti solo agli autoctoni doc, si è andati alla caccia di questi tratti di strada particolari e che magari conservassero ancora qualche metro di pavé e sanpietrini.

E si è scoperto che il varesotto per la sua conformazione particolare segnata dai laghi, dal Ticino, dall’Arno e dall’Olona, di salite, strappi, strade lastricate ne offre ancora tante e alcuni non hanno proprio niente da invidiare ai mitici “Muur” del Fiandre.

Così tra il serio e il faceto, per dare un ulteriore tocco di territorialità, le salite locali sono state “battezzate” sulla scia della classica del Nord. I muri ci sono e, nell’idioma locale delle nostre parti diventano i “muur”, così la salita di Calcinate che porta al borgo di Mustonate, diventa Mustonateberg, quella di Varano Borghi, Varanomuur, quella di Bodio Lomnago passa a Rogorellenmuur, la salita più lunga con i suoi 2 chilometri e trecento metri con un dislivello di 114, con pendenza media del 5% e punte del 10%. Il Caramamma a Gornate Superiore, diventa Karamomberg, la rampa in pavè del ponte del borgo vecchio di Castiglione si trasforma in Kastilionenberg, la salita di Vedano Olona, Vedanmuur, i Mulini di Cantello, passano al Molentrottenmuur, lo strappo di Gurone, Guronenmuur. E a tutti questi non poteva mancare il Tainenberg, ovvero il “muro di Taino” strappo durissimo in salita e pavè, 180 metri con un dislivello del 15%. Famoso non solo tra gli appassionati di ciclismo tanto da essere indicato con un’apposita segnaletica stradale e che nel 2016 è stato percorso più volte dagli atleti che hanno preso parte alla tappa di Sesto Calende, della Coppa delle Nazioni under 23.

Certo mancherà il mitico muro di Grammont (Muur van Geraardsbergen o MuurKapelmuur che dir si voglia), oppure il Koppenberg con i suoi 600 metri al 22% di pendenza. Ma chi parteciperà alla “Varese Van Vlaanderen” non ne sentirà la mancanza, considerato quello che offre il territorio varesino in proposito.

Quest’anno, dopo la prima edizione tra cicloamatori del territorio, che riscosse grande successo, la “Varesevanvlaanderen”, si propone come un evento catalizzatore in tutti i sensi. Sito internet completamente rinnovato e accattivante per l’evento. Collaborazioni e convenzioni con diversi enti, aziende, alberghi e ristoranti del territorio.

La partenza sarà all’Ippodromo delle Bettole a Varese. Non un luogo a caso, qui sono arrivati i due mondiali di ciclismo varesini, nel 1951 e nel 2008. All’interno dell’ippodromo verrà istituito anche un vero e proprio “villaggio”, curato dagli sponsor, dove poter riposare, rinfrescarsi e trascorrere i momenti di svago per tutto il weekend della manifestazione. Oltre alla possibilità di vedere in diretta sui megaschermi, l’arrivo del giro delle Fiandre dei professionisti.

L’altra grande novità riguarda i percorsi: nell’ottica di dare la possibilità a tutti i partecipanti di vivere in prima persona questo evento unico nel suo genere, quest’anno saranno ben tre i percorsi proposti; tutti rigorosamente si snodano all’interno della sola provincia di Varese. La scelta potrà essere fatta strada facendo, valutando quello più adatto in base alle proprie sensazioni e capacità durante la randonèe.

Il più breve vede un giro di 70 km con 1266 metri di dislivello complessivo e undici muri. Il secondo vede 103 km di percorso e 1681 metri di dislivello con 18 muri. Il terzo e più impegnativo, un giro di 128 km con un dislivello totale di 2225 metri e ben ventisei muri da scalare.

Iscrizioni on-line che hanno già superato di gran lunga i mille iscritti, oltre a quelle che arriveranno poi per altri canali. Non è difficile ipotizzare i 1500 partecipanti, a confermare il forte interesse e la valenza di questo tipo di manifestazioni.

Una corsa che si snoderà lungo le strade e i sentieri più caratteristici della Valle Olona, attraversando paesaggi per lo più intatti e ancora poco noti come i Mulini del Trotto e i Mulini di Gurone, attraverso i boschi del Seprio, a godere di splendide viste panoramiche sul Lago di Varese, Comabbio, Monate e Maggiore, attraversando borghi medievali suggestivi, come Castiglione Olona, Galliate Lombardo, Mustonate.

La “Varese Van Vlaanderen”, avrà il suo antipasto sabato 1 aprile presso Villa Mirabello ai Giardini Estensi di Varese, dove sarà allestita un’esposizione di biciclette storiche, appartenute a campioni del ciclismo e la mostra fotografica organizzata in collaborazione con CNA in ricordo di Luigi Benati presidente dell’unione Terziario Avanzato di Cna Varese Ticino Olona dal 2009 alla sua morte, avvenuta prematuramente, a 51 anni, il 31 ottobre 2012.

Nelle scenografiche sale del museo, i visitatori potranno iniziare a entrare nel clima della manifestazione ammirando le biciclette originali di Fausto Coppi, Marco Pantani, del campione cassanese Vladimiro Panizza che fu gregario sia del trentino Francesco Moser sia del parabiaghese Giuseppe Saronni; nella sala, allestita dalla Cicli Turri grazie alle collezioni private di alcuni soci e amici, saranno esposte anche le maglie d’importanti corridori.

Da segnalare la Wolsit appartenuta a Gaetano Belloni, vincitore del Giro di Lombardia del 1928. La Legnano del 1949, appartenuta a Francesco Prina da Crosio della Valle (Va) che ha da poco compiuto 98 anni. Campione Italiano di Ciclocross e fido gregario di Gino Bartali.

La Bianchi Olmo/Bovet del 1936, cambio Vittoria Margherita, modello con cui Giuseppe Olmo, stabilì il record dell’ora. La Frejus 1949 Campagnolo Cambio Corsa 2 stecche con cui Ferdi Kubler vinse il Tour 1950 e poi il mondiale varesino del 1951.

La Legnano Gran Premio 1958 Campagnolo Gran Sport con cui Baldini vinse il mondiale di Reims in Francia.

La bicicletta appartenuta a Vladimiro Panizza, con cui ha indossato la maglia rosa al Giro d’Italia. E le ultime due biciclette usate da Marco Pantani, Bici Corsa & Crono CarreraPodium del 2003.

Il sito internet:  www.varesevanvlaanderen.it

Pubblicato su: www.labissa.com 

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