Esperienze multisensoriali al Museo Tattile di Varese

Un museo dove tutto si può toccare esiste ed è il Museo Tattile di Varese. Toccare per vedere, toccare per conoscere, all’insegna della multisensorialità.

Un museo creato nel 2011 dall’Associazione Controluce Onlus, interessante non solo per coloro per cui il senso del tatto è la strada privilegiata per conoscere, ma anche per chi vuole provare “l’esperienza al buio” per compiere i percorsi bendati, in modo da intensificare al meglio questo tipo di esperienza.

La conoscenza attraverso il tatto non è usata in quasi tutti i musei del mondo, anche se l’osservazione tattile non è solo il principale canale di conoscenza per i non vedenti, ma è anche un ampliamento delle modalità di fruizione e di conoscenza dell’arte e della realtà per chi dispone del senso della vista.

Il Museo Tattile di Varese si trova nel quartiere di Masnago a Varese, al piano terra di Villa Baragiola immersa nel suo splendido parco con alberi secolari alcuni anche rari. Tra i viali ci s’imbatte anche in una costruzione particolare, una dacia interamente in legno, realizzata negli anni trenta e che attualmente ospita il Centro Documentazione sui Sacri Monti.

La costruzione, già di proprietà della famiglia Castiglioni dal medioevo, fu trasformata nel Settecento in luogo di villeggiatura estiva. Nell’Ottocento Pietro Baragiola de Bustelli riunì in un’unica proprietà le varie parti che costituiranno poi la Villa e il Parco Baragiola. Successivamente alcuni lavori trasformano la villa in un edificio dallo stile eclettico. Nel 1927 l’intero complesso venne acquistato da Giacomo Tedeschi che affidò l’incarico all’ing. Alfredo Speroni di ristrutturarlo. A metà Novecento la struttura venne destinata a seminario arcivescovile fino al 2001, quando l’immobile e il parco furono acquistati dal Comune di Varese.

Il Museo Tattile di Varese ha l’obiettivo di portare a una conoscenza senza barriere, mediante progetti di alto livello didattico e sociale che sono un punto di riferimento per vedenti e non vedenti, oltre alla proposta di una serie di percorsi per l’apprendimento multisensoriale.

Il museo presente a Villa Baragiola si propone di completare le esposizioni permanenti simili presenti a Madrid e Ancona, con la proposta di modelli tattili in legno che riproducono elementi della storia dell’arte, dell’architettura, dell’archeologia, della geografia e del territorio.

Il Museo Tattile di Varese che mira a diventare una sorta di enciclopedia tridimensionale da sfogliare con le mani, capace di raccontare il mondo in una modalità più comprensibile e più esaustiva, è diviso in cinque sezioni: Particolari Architettonici, Architettura, I Mulini e le vie d’acqua, il Paesaggio e I modelli-guida.

La sezione denominata Particolari Architettonici, ospita una serie di modelli che si concentrano su alcuni elementi che costituiscono il tratto distintivo di una scuola di pensiero, di una tipologia costruttiva o di uno stile.

Particolare suggestione tattile e visiva è data dalla sezione dedicata alla storia dell’architettura, dove sono riprodotti esempi significativi di edifici, chiese, monumenti, ecc. particolarmente rappresentativi di una stagione e di uno stile della storia dell’arte.

Questa sezione ospita modelli di tutte le epoche della storia e costituisce uno straordinario strumento di conoscenza per i non vedenti che possono rapportarsi con gli spazi strutturali ed estetici degli edifici, oltre ad essere un’importante strumento didattico per i vedenti, che possono arrivare a una comprensione di strutture e di linee altrimenti più difficilmente conoscibili.

Tra i modelli presenti, Castel del Monte e il Teatro di Epidauro.

Molto significativo è il segmento dedicato al paesaggio nel quale sono ospitati modelli tattili che riproducono aspetti del territorio considerato nella sua forma naturale, quali ad esempio la rappresentazione dell’orografia del terreno, dell’alveo di un fiume, della conformazione di una costa.

Nella sezione invece dei modelli guida, è presente un modello tattile ligneo che ripropone il centro della città di varese, rappresentato nelle sue vie principali, nelle sua aree a diversa fruizione e con le indicazioni viabilistiche in braille.

II varesotto è un territorio ricco di corsi d’acqua sulle cui sponde nei secoli sono sorti dei mulini. Alcuni sono oggi in disuso, altri invece hanno subito una perfetta ristrutturazione non solo della struttura architettonica, ma anche dei meccanismi.

Ed è con un riferimento a questa particolarità del territorio che nel percorso del Museo si trovano anche modelli tattili di mulini, così da consentire la conoscenza della struttura degli edifici.

A questi vengono affiancati dei modelli delle vie d’acqua e dell’idrografia artificiale che nell’area ha reso possibile il funzionamento dei macinatoi stessi.

Nel Museo è poi presente una installazioni polisensoriale dal nome “A spasso tra i sensi”, che costituisce un percorso nel quale il visitatore (bendato se vedente e a piedi scalzi) viene sottoposto a una serie di stimoli olfattivi, uditivi, tattili a pavimento,

Un museo che ha visite in crescendo dalla sua apertura, arrivando ormai a oltre 4000 visitatori l’anno e con un migliaio di bambini l’anno che effettuano qui laboratori didattici.

www.museotattilevarese.it

MUSEO TATTILE VARESE

Villa Baragiola

Via F. Caracciolo, 46

21100 Varese

Orari di apertura:

Da martedì a venerdì: 15.30/17.30

Sabato e domenica 10.30/12.30 – 15.30/18.30

Biglietteria: il museo è consigliato per bambini dai 5 anni in su.

Intero € 6,00, ridotto (bambini dai 4 ai 14 anni e anziani sopra i 70 e accompagnatori di disabili) € 4,00 gratuito per disabili e bambini sotto i 4 anni

Villa Baragiola fruisce di un ampio parcheggio davanti all’ingresso del Museo, e un’altro in via Borghi, da dove si può raggiungere il Museo attraversando a piedi il parco.

Pubblicato su: www.labissa.com

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