Trasquera e il ritorno di Gustavo, cervo di Natale

Questa è proprio una storia natalizia, una fiaba, di quelle che, nel periodo, fanno tanto atmosfera e incantano sempre i più piccoli ma anche gli adulti.

E’ la storia del cervo Gustavo, che vive sulle splendide e incontaminate montagne dalla val d’Ossola e che ormai da anni, puntuale, non manca il suo appuntamento con l’uomo, proprio nel momento più particolare.

Gustavo è uno splendido esemplare di cervo, di età non definita, di poco meno di 200 kg di peso, con un imponente palco di corna, che vive in uno scenario da fiaba in Val Divedro, una delle sette valli laterali dell’Ossola, incastonata là in alto tra le Alpi Pennine e le Alpi Lepontine, dove le vette vanno ben oltre i tre mila metri.

Uno spazio incontaminato, lontano dalle auto, dallo stress, dall’uomo, tra montagne che hanno segnato la storia, le epoche e, che incantano sempre con il loro fascino, lì Gustavo passa gran parte del suo tempo. Una zona bellissima, protetta, tra i parchi naturali del Parco dell’Alpe Veglia di Devero. Spaziando dal Monte Leone fino alla Punta d’Arbola con l’Alta Valle Formazza, la Valle Antigorio, la Val Divedro, con la Valle del Sempione, del Rodano, dove si trova la gemella Riserva Binn.

La sua casa è tra i monti, proprio come Heidi, tra 1.500 e 2.000 metri, in una zona ricca di boschi di larici, di abete rosso e bianco che danno riparo dal caldo estivo, ma rendono piacevoli anche la primavera e l’autunno. Poi ci sono i tappeti di mirtilli, more e rododendri, particolarmente fitti, che non solo colorano la montagna, ma sono tra i cibi preferiti da lui e dai suoi simili.

In autunno e fino a metà dicembre, Gustavo lassù passeggia ancora tranquillo, cibandosi dei frutti selvatici di erba secca e, quando questi cominciano a scarseggiare, passa agli arbusti e alla corteccia degli alberi.

Quando l’aria si fa più fredda e promette neve, il cervo puntuale scende a valle e arriva a Trasquera, borgo di circa 200 abitanti abbarbicato a 1100 metri, dove la vita è scandita dalla natura ma anche dai ritmi dell’uomo. E dove la neve d’inverno non manca certo, il suo bel metro abbondante, fino a febbraio inoltrato.

Al primo vero freddo, da ormai quattro anni, sotto Natale, si presenta tranquillo, bello, bello dai suoi amici umani, e così è avvenuto anche in questi giorni, per rinverdire la tradizione. Anzi si dice che l’arrivo di Gustavo a Trasquera, sia il segnale che l’inverno vero stia arrivando e con lui la neve.

Gustavo, battezzato così dagli abitanti di Trasquera ma chiamato anche “il cervo di Romeo”, dal nome del suo ospite, il signor Manna, è diventato un “personaggio”, più di un’attrazione natalizia, un vero e proprio vip. Il cervo infatti ha stabilito un vero e proprio contatto particolare con gli abitanti del borgo, si fa avvicinare, si fa nutrire, coccolare e ha scoperto gli agi e i vizi dell’uomo.

I cervi di solito se ne stanno ben lontani dagli uomini, vivono sulle montagne in branchi comandati da femmine, brucano in alto, dove termina la boscaglia. In genere sono diffidenti nei confronti degli umani e non si fanno avvicinare, anzi, appena ne intravvedono la presenza, si allontanano a grandi balzi.

Questo è ciò che fanno tutti i cervi, tranne uno, appunto Gustavo che, un bel giorno, e poi due, e poi tre, iniziò a spingersi, a valle, molto a valle, entrando in Trasquera.

Nei primi tempi brucava nei campi a vista delle abitazioni, poi si è fatto più audace, affacciandosi nei giardini, fino a quando quattro anni fa, prese praticamente possesso di un comodo fienile e della stalla, del signor Romeo Manna, poco lontano dalla piazzetta di Trasquera.

Gustavo entra da anni, come niente fosse, nella sua residenza “invernale” e si accomoda beatamente sul fieno nel lato più riparato, come un vero e proprio padrone, e guarda, sotto gli occhi orgogliosi del “proprietario” gli umani che passano a trovarlo, o forse a disturbarlo. E quando qualcuno passa il limite di tolleranza, avvicinandosi un po’ troppo, inizia a battere gli zoccoli per terra, come a dire, “Fai attenzione questa è casa mia, il mio territorio”.

Però Gustavo non approfitta solo dell’alloggio gratis, ma anche del vitto, visto che il fieno, lì certo non manca. E’ anche oggetto di molte attenzioni da parte degli abitanti di Trasquera che lo trattano come un vero e proprio ospite di riguardo, anzi un cittadino onorario. Gli portano quanto serve alla sua alimentazione, foglie secche, cortecce, arbusti vari e ovviamente frutta e verdura fresca, che Gustavo, gradisce molto. E lo fa anche capire, prendendola direttamente dalle mani dei suoi amici bipedi.

Negli anni è diventato anche una vera e propria star. Al suo arrivo, articoli di giornali, passaggi televisivi, nazionali e locali, articoli sui quotidiani, fotografie varie e anche un profilo facebook a lui dedicato, proprio dagli abitanti da Trasquera.

Nel fienile passa tranquillamente tutto l’inverno, al calduccio e ben nutrito, può fare senza problemi la muta al palco di corna. Infatti, nei mesi più freddi queste cadono, per poi riformarsi in pochi mesi sempre più ramificate e robuste.

Nei primi giorni di primavera, quando l’aria si fa meno fredda e le nevi cominciano a sciogliersi, Gustavo inizia i suoi giri fuori dal fienile, sempre più ampi, sempre più lunghi, fino a riprendere completamente la vita selvatica a ridosso delle vette delle Alpi Lepontine. Fino al prossimo Natale. Intanto già lo scorso anno nei dintorni di Trasquera è stata avvistata una femmina di cervo con cucciolo, forse “parenti” di Gustavo, chissà che magari quest’anno gli ospiti nel borgo della Val Divedro, non diventino di più.

Il profilo facebook dedicato al cervo Gustavo: https://www.facebook.com/Trasquera-una-fiaba-vera-230953443774264/?fref=ts 

Pubblicato su: www.labissa.com 

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