Da Luino al successo passando per Piero Chiara: Sarah Maestri

Chi l’avrebbe mai pensato di intervistare un giorno una degli interpreti di “Notte prima degli esami”, un film cult, ormai icona e parte dei ricordi di tanti di noi?

Sarah Maestri da allora ha fatto tanta strada, veramente ne aveva già fatta una più impegnativa già da bambina.

Eppure tutto questo l’ha lasciata semplice e disponibile.

Ho realizzato quest’intervista on line, con tanta disponibilità da parte sua.

Sarah Maestri si trovava in quei giorni in Bielorussia, che tra l’altro ha un fuso orario di due ore avanti a noi, e ha risposto tramite la chat a tutte le mie domande, in diretta, mandandomi le ultime la mattina seguente, quando qui era ancora quasi l’alba.

Spero di avere il piacere di ringraziarla personalmente per la cortesia e per il tempo che ha voluto dedicarmi.

Sarah Maestri luinese doc, attrice, scrittrice, conduttrice radiofonica di successo. A vederla sembra uno scricciolo, fragile e dolce, ma in realtà è una combattente nata.

Una passione per il teatro sbocciata sin da piccola, che da adolescente la porta a studiare recitazione presso la scuola Teatro blu, diretta da Silvia Priori, a Roma per poi passare alla scuola di “Quelli di Grock” di Milano.

Nel 2002 appare in uno spot promozionale di Italia 1, mentre già dal 1999 entra a far parte del cast della soap opera Vivere e poi nel 2003 in quello di “CentoVetrine”, sempre su Canale 5 dove interpreta il personaggio di Virginia Forti fino al 2004, ruolo che la porta a vincere la Telegrolla d’oro 2003 come migliore attrice di soap opera.

Nel cinema il debutto avviene nel 2001, con “I cavalieri che fecero l’impresa” per la regia di Pupi Avati, in cui interpreta il ruolo di Odilia.

Il ruolo di Alice Corradi, nel pluripriemiato e campione d’incassi 2006 “Notte prima degli esami” di Fausto Brizzi le fa acquisire ulteriore popolarità, bissata nel sequel “Notte prima degli esami – Oggi” con cui si aggiudica il “Magna Grecia Awards” – Edizione Speciale X Anno.

Nel 2009 ha pubblicato il romanzo autobiografico “La bambina dei fiori di carta”, per Aliberti Editore; il volume ha avuto un grandissimo successo, tanto da essere ristampato più volte, anche in formato tascabile. Il titolo è ispirato all’attività che era divenuta il suo passatempo prediletto durante il ricovero al policlinico San Matteo di Pavia. Nel 2012 dal libro è stato anche tratto uno spettacolo teatrale, interpretato dalla stessa Maestri e adattato da Andrea Chiodi. Sempre nel 2009 Sarah è tornata a essere la voce della notte di Rai Radio2, conducendo in compagnia di Fernando Maraghini il programma “Effetto notte”, ancora nella fascia oraria tra mezzanotte e le due del mattino.

Nel 2013, dopo due anni di preparazione, ha girato a Varese e provincia “Il pretore”, versione cinematografica del romanzo “Il pretore di Cuvio” di Piero Chiara, in cui interpreta Evelina Andreoletti, moglie del pretore.

Nell’ottobre dello stesso anno si è cimentata in teatro, partecipando alla commedia “Dò tosann e tré valiis”, di Daniele Rezzonico per la regia di Yor Milano messa in scena dal TEPSI (Teatro Popolare della Svizzera Italiana) e interamente sceneggiata in dialetto ticinese.

E’ stata co-protagonista di molte fiction tv come Provaci ancora Prof 4, Benedetti dal Signore, Che Dio ci aiuti, Terra ribelle, Amiche, Rex e altre.

Chi è Sarah Maestri?

Sarah Maestri e’ una ragazza come tante, che da piccola aveva due sogni: quello di vivere e quello di recitare. Per una ragazza nata a Luino, una splendida cittadina sul lago maggiore che all’epoca non aveva nemmeno una sala cinematografica la realizzazione del secondo sogno non è stato poi così semplice …. Mille treni direzione provini dove non mi prendevano mai … Ma i sogni non svaniscono, sono solo le persone che li abbandonano. Ed io i miei sogni ho avuto la fortuna di realizzarli.

Per motivi di lavoro da anni vive a Roma e fa la spola con Luino. Qual è e quanto è forte il legame con il territorio?

Luino e’ il mio cuore, non si può stare troppo tempo lontano dal cuore se no non si vive.

Una curiosità, ma Sarah Maestri come se la cava con il dialetto?

Credo abbastanza bene, ho anche recitato in dialetto per la commedia dialettale 2 Tosan e tree valiis per la regia di Yor Milano. Un vero spasso.

A soli due anni le diagnosticarono una patologia grave con sospetta diagnosi di leucemia, che l’ha portata a vivere a lungo praticamente dentro e fuori l’ospedale San Matteo di Pavia. Come si affronta una vicenda di questo tipo?

E’ una domanda che dovreste porre ai miei genitori, loro che avevano poco più di venti anni e che vedevano la loro bambina in un letto di ospedale. Io ero così piccola che non conoscevo ancora la differenza tra bene e male… Ma le lacrime di mia madre, quelle non le ho mai dimenticate.

Il suo rapporto con la malattia, le ha fatto scrivere il libro “La bambina dei fiori di carta”, che ha avuto successo, molte ristampe ed è stato portato anche a teatro. E’ stata una sorta di catarsi?

La bambina dei fiori di carta è un vero e proprio flusso emozionale. L’ho scritto in soli venti giorni chiusa nella mia casa di Roma. In totale solitudine per riscoprire le mie emozioni più nascoste, ricordare quale battaglia avessi vinto e soprattutto quale dono meraviglioso sia la vita.

Luino-Piero Chiara un binomio praticamente inscindibile, lei come l’ha scoperto?

Sono nata a Luino e ci vivo da sempre, impossibile non conoscere Piero Chiara.

Lei ha girato, prodotto e recitato proprio a Luino, il “Pretore” tratto dal romanzo di Chiara, com’è stato lavorare su un film ambientato in “casa” e per di più con attori locali come Eliana Miglio e Max Cavallari?

Nel 2011 sul Red Carpet di Venezia con un film da protagonista, Dietro il buio, ho concepito la folle idea di portare al cinema l’unico romanzo di Piero Chiara a non avere avuto una trasposizione cinematografica. Mi misi subito all’opera per avere i diritti de “Il pretore di Cuvio” volevo celebrare Piero Chiara nell’anno del suo centenario il 2013. Intorno al film c’è stato un vero e proprio progetto culturale “100 anni d’autore” che ha portato migliaia di persone a vivere le pagine del romanzo attraverso il magico mondo del cinema.

Com’è stata la risposta dei luinesi?

I Luinesi hanno reagito con grandissimo entusiasmo, e ancora oggi moltissime persone mi fermano per dirmi che hanno fatto parte del film come comparsa.

Com’è stato leggere il racconto inedito di Chiara La scommessa? Come si è preparata?

È’ stato il Prof. Federico Roncoroni, curatore delle opere del Chiara a contattarmi per leggere La Scommessa. Mi ha onorato il fatto che abbia pensato a me.

Si sente un po’ l’ambasciatrice del Lago Maggiore?

Il comune di Luino nel 2014 mi ha nominato ambasciatore di Luino nel mondo. E’ stato Il premio più bello che abbia mai ricevuto, lo dedico ai miei amati nonni, Luinesi Doc che dal cielo non hanno mai smesso di applaudirmi.

Lei è cattolica praticante e legata al movimento Nuovi Orizzonti, da anni fa parte attiva nel mondo del volontariato. Recentemente è stata in Bielorussia, per un progetto che le sta molto a cuore, ce ne vuole parlare?

Sono ancora in Bielorussia e sto rispondendo alle domande proprio dall’orfanotrofio dove da tempo risiedo per il mio progetto culturale. Insegno recitazione ai bambini e con loro ho girato il mio primo film da regista “Il mondo fuori da qua”.

Attrice, scrittrice, produttrice e tanto altro ancora, parafrasando un film di Frank Capra, la vita è meravigliosa?

La vita è meravigliosa… La malattia vissuta da piccola mi ha insegnato che ogni attimo potrebbe essere l’ultimo per questo cerco di viverlo sempre al meglio. Tutto passa solo l’amore resta.

Quali sono i suoi progetti futuri, privati e lavorativi?

I progetti per il futuro? Portare a termine l’adozione di Alesia, la mia bambina bielorussa che da cinque anni vive con me.

Pubblicata su: www.labissa.com 

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